Corso di Teatro di Narrazione
Corso di Teatro di Narrazione
Un percorso di ricerca nelle memorie e nei ricordi del Teatro dell’Unione
(Foto di Francesco Galli – Foto Petretti di Dino Costantini, Viterbo)
Il Teatro Comunale dell’Unione e la sua città
Un progetto di recupero della memoria orale viterbese
in relazione con il suo teatro
Per anni i viterbesi sono venuti al Teatro Unione ad ascoltare delle storie.
Per una volta vorremmo fare il contrario. Vorremmo farci raccontare dai cittadini di Viterbo le loro storie riguardanti il teatro.
Che rapporto ha avuto la città di Viterbo con il suo teatro?
Che rapporto ha, oggi?
Sono passati 167 anni dalla sua inaugurazione. Quando il teatro venne inaugurato, nel 1855, l’Italia non era ancora nata e gli spettacoli avvenivano a lume di candela. In quegli anni non esistevano ovviamente il cinema, la televisione, le piattaforme streaming… Chi voleva divertirsi, socializzare e ascoltare una storia poteva andare solo in un teatro.
Col passare del tempo, nel corso del ‘900, il teatro ha perso la sua centralità all’interno del mercato dell’intrattenimento, eppure conserva in sé una magia e una sacralità uniche.
Allo stesso modo i viterbesi hanno lentamente mutato il rapporto col loro teatro, eppure lo custodiscono ancora come un bene proprio, come se fosse un contenitore capace di preservare i propri ricordi nel tempo, un piccolo gioiello di cui andare gelosi, uno scrigno da conservare.
Come sono cambiati i viterbesi durante il ‘900? E in che modo si conserva e si evolve il loro rapporto con il Teatro Unione?
Quale eco rimane dei “Veglioni della stampa”?
Cosa è cambiato dopo che è stato bombardato durante la Seconda guerra mondiale?
Quali spettacoli e quali film ha ospitato?
Dalla riapertura del Teatro Unione del 2017, dopo il lungo periodo di restauro, moltissime persone sono entrate in teatro, a chiedere: “è possibile vedere com’è adesso, dopo i lavori?”.
Ed ognuna di queste persone portava con sé una storia: “Prima io ce venivo sempre qua!”, “Mi’ nonno ci faceva il macchinista e io lo accompagnavo…”, “Quando Gaber recitò qui, fu uno scandalo.”.
E tutti iniziavano la loro narrazione. Tutti con una storia da raccontare. Tutti dimostravano un fortissimo senso di appartenenza verso questo teatro, come se un luogo e la sua integrità potessero in qualche modo preservare anche i ricordi e la giovinezza delle persone.
Il progetto che si vuole proporre è finalizzato a raccogliere, attraverso delle interviste, tutte queste storie che altrimenti andrebbero perdute. Si creerà quindi un archivio audio \ video di fonti orali riguardanti il teatro.
Parallelamente alla raccolta di interviste verrà realizzato un laboratorio di teatro di narrazione che, attraverso l’utilizzo dei materiali raccolti, arriverà a realizzare un intreccio drammaturgico ed una messa in scena che restituirà un distillato dei racconti che legano la città di Viterbo al suo teatro.
La restituzione finale verrà realizzata al Teatro Unione.
Il progetto sarà curato da Andrea Maurizi con la collaborazione di Simona Mainella, dell’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio che, per conto del Comune di Viterbo, dal 2017 cura la programmazione del Teatro dell’Unione.
CRONOPROGRAMMA
• aprile / maggio 2022 – Realizzazione delle interviste
• da aprile a giugno e da settembre a ottobre 2022 – Laboratorio di teatro di narrazione presso il Foyer del Teatro Unione
• ottobre 2022 – Saggio di fine laboratorio, al Teatro Unione
DOCENTI
Andrea Maurizi Attore e regista. È uno dei creatori del Teatro delle Condizioni Avverse. Ha realizzato numerosi progetti di narrazione e ricerca della memoria orale collettiva. Dopo essersi formato con Ascanio Celestini, Alessandro Baricco, Sista Bramini e Ulderico Pesce ha collaborato con Marco Baliani sul progetto Notturni della città, format realizzato in varie città d’Italia. Come narratore ha realizzato numerosi progetti e spettacoli di teatro civile partendo da interviste ai testimoni diretti: in collaborazione con varie amministrazioni comunali ha raccolto o lavorato su testimonianze inerenti molte tematiche, come la mezzadria, la battaglia del Tancia e l’eccidio delle Fosse Reatine, la costruzione della diga del Turano in provincia di Rieti e su tematiche nazionali come il G8 di Genova, Peppino Impastato, il lavoro e l’emigrazione ai tempi di Amazon, le infiltrazioni mafiose nel centro e nord Italia in collaborazione con il direttivo nazionale di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Come organizzatore teatrale ha lavorato per molti anni presso il Teatro Verde ed il Teatro Comunale Villa Pamphili di Roma. Dal 2017, per conto di A.T.C.L. è il responsabile organizzativo del Teatro Unione.
Simona Mainella Teatrante. Dal 2018 è responsabile organizzativo A.T.C.L. del Teatro dell’Unione dove si occupa dell’organizzazione e della gestione degli eventi.
Dopo aver seguito numerosi corsi di formazione nell’ambito teatrale del viterbese, si è formata con Giancarlo Sepe presso il Teatro La Comunità di Roma.
Info e iscrizioni
388 950 6826
teatrounioneviterbo@gmail.com
Il laboratorio è gratuito.
Età minima 18 anni.
Numero massimo di partecipanti: 15 persone
Un incontro a settimana, il giovedì sera, dalle ore 20.30 alle ore 22.30
Inizio corso giovedì 7 aprile.
Qualora il numero delle richieste superasse il numero di partecipanti, verrà fatta una selezione sulla base di lettera motivazionale/colloquio conoscitivo.
Sarà possibile partecipare anche come uditori.
Scrivi un commento