Danila Gambettola CU*MMIA*1
SPORE – II° EDIZIONE
Al via la seconda edizione di 𝗦𝗣𝗢𝗥𝗘: a Villa Citerno di Viterbo, iniziano due residenze nuove che proseguono fino a domenica 7 aprile, nell’ambito del Medioera Festival Di Cultura Digitale 2024.
SPORE Residenze di Ricerca Dislocate nasce dalla sinergia di ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio, Iuav -Teatro e Arti Performative e Short Theatre in collaborazione con Medioera Festival.
I RESIDENZA
2 – 7 aprile 2024 | Villa Citerno – Via Santa Maria in Gradi, 68-70, Viterbo
2 – 7 aprile 2024 | Villa Citerno – Via Santa Maria in Gradi, 68-70, Viterbo
Danila Gambettola
CU*MMIA*1
CU*MMIA*1
ideazione e performance Danila Gambettola
tecnica e suono Ulisse Schiavo
collaborazione artistica Davide Savorani (cura delle scene), Laura Pante (cura del movimento), Giada Cipollone (cura del testo), Ulisse Schiavo (cura della voce)
amministrazione Giusy Guadagno/Extragarbo
tecnica e suono Ulisse Schiavo
collaborazione artistica Davide Savorani (cura delle scene), Laura Pante (cura del movimento), Giada Cipollone (cura del testo), Ulisse Schiavo (cura della voce)
amministrazione Giusy Guadagno/Extragarbo
con il supporto di C32 performing art work space, Primavera dei Teatri, SPORE (ATCL e Festival Medioera di Viterbo in partnership con Short Theatre e il Corso di Teatro e Arti performative dell’Università IUAV di Venezia)
CU*MMIA*1 è un atto di natura installativo-performativa. Si manifesta attraverso una contronarrativa immaginifica di un Sud Italia subalterno e marginale. L’indagine ruota attorno ai temi del magico, dell’abbandono e del performativo, tra autofiction e non-fiction: l’invisibile è la condizione per la manifestazione del magico, di atteggiamenti straordinari che emergono da un sistema di relazioni tra presenze umane e non umane.
Pensato come un processo politico di autodifesa, CU*MMIA*1 è il tentativo di rendere accessibile l’invisibilità culturale, sociale e politica di un territorio e delle sue presenze.
La performance si costruisce su una temporalità discontinua, attraverso una drammaturgia che intreccia danza e testo con il suono e dimensioni installative. La performer articola (dis)connessioni con l’ambiente circostan, manomette il materiale con stati di possessione vocale e getsuale. Il testo racconta di alter-ego, stati affettivi e materia spettrale.
CU*MMIA*1 è parte di La ragazza rotta, “Appunti per un manuale transmagico, Vademecum vieni con me dell’Aspromonte invisibile”
Pensato come un processo politico di autodifesa, CU*MMIA*1 è il tentativo di rendere accessibile l’invisibilità culturale, sociale e politica di un territorio e delle sue presenze.
La performance si costruisce su una temporalità discontinua, attraverso una drammaturgia che intreccia danza e testo con il suono e dimensioni installative. La performer articola (dis)connessioni con l’ambiente circostan, manomette il materiale con stati di possessione vocale e getsuale. Il testo racconta di alter-ego, stati affettivi e materia spettrale.
CU*MMIA*1 è parte di La ragazza rotta, “Appunti per un manuale transmagico, Vademecum vieni con me dell’Aspromonte invisibile”
INFO: https://visionifuture.medioera.it/
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