Parenti Serpenti – 28.3.2019
giovedì 28 marzo ore 21.00
Teatro dell’Unione
LELLO ARENA
PARENTI SERPENTI
di Carmine Amoroso
con Giorgia Trasselli
e con (in o. a.) Raffaele Ausiello, Marika De Chiara,Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona
regia Luciano Melchionna
scene Roberto Crea
costumi Milla
musiche Stag
disegno luci Salvatore Palladino
assistente alla regia Sara Esposito
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con Bon Voyage Produzioni
e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016
Uno straordinario Lello Arena diretto dal visionario Luciano Melchionna è il protagonista della divertente e amara commedia di Carmine Amoroso resa celebre dal film di Mario Monicelli.
Conosciuta dal grande pubblico grazie al film “cult” di Mario Monicelli del 1992, l’amara e divertente commedia di Carmine Amoroso racconta un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani. E se quest’anno gli amati genitori volessero chiedere qualcosa ai loro figli? Se volessero finalmente essere “accuditi”, chi si farà carico della loro richiesta?
Luciano Melchionna, il visionario creatore di Dignità Autonome di Prostituzione, costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.
NOTE DI REGIA
Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. UnNatale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unicoappiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco delbraciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un bracierepericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natalea casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere ifigli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosie premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in uncrescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci,le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papàmi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo comequello di un bambino intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite emeschine che lo circondano nei giorni di santissima festività. È un genitore davveroin demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si divertea trasformarla e a provocare tutti?
Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con larealtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticellomal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e pallinecolorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto.All’improvviso però, i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenzadi essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovràospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà?All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnatadi un andamento ormai sempre uguale e in via di spegnimento, una crepa dallaquale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciolae più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, comesi è soliti dire, che la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontarequesto testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliaresempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo esorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si puòriflettere sopra senza una profonda amarezza. Viviamo in un’epoca in cui i valori,primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendodecisamente il sopravvento sulla carità umana e sulla semplice, fondamentale,empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perchétrasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti?In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, conquesta commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottescoe a tratti surreale dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che –chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno neglianimali più pericolosi e subdoli: i serpenti.”
Luciano Melchionna
Biglietti
La vendita dei biglietti per i singoli spettacoli sarà possibile da sabato 20 ottobre.
Platea: Intero € 26,00 + 2,50 prev. – Ridotto € 24,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 1° fila: Intero € 24,00 + 2,50 prev. – Ridotto € 22,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero € 20,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 18,00 + 2,00 prev.
Palco laterale 1° fila: Intero € 22,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 20,00 + 2,00 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero € 18,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 14,00 + 1,50 prev.
Palco lateralissimo: Intero € 14,00 + 1,50 prev. – Ridotto € 10,00 + 1,00 prev.
Biglietti online
È possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Teatro dell’Unione o sul sito Ticketone al seguente link.
Teatro dell’Unione, piazza Verdi 10, 01100 Viterbo
Per informazioni
Tel. +39 388 950 6826
E-mail teatrounioneviterbo@gmail.com
www.teatrounioneviterbo.it
Aperto dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.
Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, in caso di spettacoli o altre attività.
Chiuso il lunedì.
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