Presentazione del volume LADRI DI BICICLETTE di Gianni Scipione Rossi

Mercoledì 22 maggio 2024 ore 17
Foyer del Teatro dell’Unione

Assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia, Centro Studi Europei e Internazionali e ISTORECO

Presentazione del volume LADRI DI BICICLETTE

di Gianni Scipione Rossi (ed. Rubbettino)

Da alcuni mesi è attivo a Viterbo l’Istoreco, un Istituto inteso a promuovere la ricerca storica su guerre mondiali e dopoguerra, fascismo e antifascismo, Resistenza ed età della Costituente, democrazia repubblicana e integrazione europea. Mettendo a frutto le iniziative di Public History e di terza missione promosse già dal Centro Studi Europei e Internazionali (https://centrostudicsei.wordpress.com/) presso l’Università della Tuscia, Istoreco si ripromette di raccogliere fonti e documentazione (private e pubbliche, familiari e associative) nonché sviluppare ricerche e studi sulla storia di Viterbo e della Tuscia nell’età contemporanea.

Per l’occasione, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo, si propone una prima iniziativa pubblica, tramite la presentazione e la discussione del recente volume di Gianni Scipione Rossi, “Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante”, Rubbettino 2023, che si segnala per l’attenzione alle sfide e ai dilemmi che risultarono cruciali nella complessa transizione democratica post-fascista e nel rapporto sempre vivo tra storia e memoria pubblica.

Saranno presenti Alfonso Antoniozzi (Assessore alla Cultura di Viterbo), Agnese Bertolotti (Università della Tuscia, Lab. di Public History), Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia, Presidente ISTORECO VT) e l’autore Gianni Scipione Rossi.

Sinossi del volume:
Rubbettino 2023, pp. 174. Capolavoro del neorealismo, Ladri di biciclette è tra le prime testimonianze di come la maggioranza degli intellettuali italiani non abbia avuto il coraggio di rappresentare senza reticenze, con le sue luci e le sue tragiche ombre, il periodo che va dal 25 luglio 1943 alla Liberazione del 25 aprile 1945.
Camuffare, distorcere, sorvolare, occultare: queste furono le parole d’ordine. Ladri di biciclette fu tratto da Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini. Il film racconta nel 1948 la Roma affranta del dopoguerra, che con fatica, come tutta l’Italia, cerca di rinascere. Ma il romanzo narra di un furto avvenuto nel settembre 1944, quando la città, dopo quella nazista, subisce l’occupazione angloamericana. È il biennio della guerra di Mussolini perdura, la guerra che gli italiani non volevano. Il biennio della morte della Patria, della guerra civile, di chi
combatte e di chi sta a guardare, dalla casa in collina di Cesare Pavese. Il tempo della sofferenza e dell’ambiguità.
Scavare nelle riviste, nei diari, nelle memorie, nella cinematografia dell’epoca, aiuta a comprendere perché sia stato così
difficile fare collettivamente i conti con quel passato.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Info: teatrounioneviterbo@gmail.com – 388 9506826

Teatro dell’Unione
piazza Giuseppe Verdi n.10, Viterbo

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