Teatro a scuola: tra buone pratiche e cattive abitudini

Sette sere per Alberto – Omaggio ad Alberto Corinti 

Giovedì 16 maggio 2024, ore 17.00
Foyer del Teatro Unione

INCONTRO DIBATTITO

Teatro a scuola: tra buone pratiche e cattive abitudini

Interrogato da un tale in che cosa suo figlio, una volta educato, sarebbe diventato migliore, Aristippo di Cirene disse:

“Almeno in questo, che a Teatro non siederà Pietro su pietra”

(Diogene Laerzio)

L’incontro/dibattito “Il teatro a scuola, tra buone pratiche e cattive abitudini” previsto per giovedì 16 maggio presso il foyer dell’Unione, vuol essere un tavolo condiviso di discussione intorno alle proposte di laboratori teatrali presso gli istituti scolastici, da quelli per l’infanzia ai licei.

In molti casi i percorsi di arte scenica vengono proposti e portati avanti da insegnanti che coraggiosamente utilizzano ore di lezione per portare avanti laboratori e prove, e che successivamente si adoperano per presentare i risultati di questi lavori in teatro, a fine anno scolastico. Nei casi più “virtuosi” i suddetti docenti riescono a farsi seguire da operatori che, in forma più o meno volontaria, aiutano a dare forma e sostegno pratico al progetto. In altre situazioni (come accadrà in questa rassegna con l’Istituto Orioli insieme al gruppo Tetraedro, nonché con il liceo Mariano Buratti e con l’Istituto Leonardo Da Vinci di Viterbo) dei professionisti esterni alla scuola vengono chiamati a fare laboratori ed a costruire spettacoli. In questi casi i laboratori possono diventare proposte interne alla scuola che ogni anno si ripetono con nuovi studenti, oppure delle episodiche occasioni di formazione “trasversale” per i giovanissimi e non solo.

Resta il fatto che non è contemplata una istituzionalizzazione di queste proposte.

Per dirla in altre parole, ogni scuola, ogni istituto, addirittura ogni classe è costretta a far da sé, senza una adeguata e formale programmazione che di anno in anno rinnovi le proposte automaticamente, senza le tediose prassi di presentazione dei progetti, dei curricula e gli innumerevoli colloqui preliminari. Va da sé che un eventuale rinnovo annuale toglierebbe di mezzo tempi morti e inutili passaggi, a tutto vantaggio degli studenti e dei professori che potrebbero iniziare i laboratori e dedicarsi alla parte più espressiva e artistica.

Non tutti i docenti infatti hanno la possibilità o l’adeguata esperienza o i giusti tempi per lavorare con i ragazzi senza la fretta e lo “spauracchio” della performance finale. Oltre a ciò sarebbe auspicabile che, a fronte della buona volontà e parziale competenza di taluni docenti, vi sia anche un supporto per così dire “professionale” da parte di operatori teatrali e registi, che stabilmente possano suggerire prassi laboratoriali o artistiche in base al tipo di allievi e alle differenti età questi ultimi.

L’obiettivo dell’incontro dibattito dunque è di fare il punto della situazione delle pratiche teatrali a scuola a Viterbo. Pur coinvolgendo – almeno per quest’anno – le scuole superiori, il tentativo è quello di capire e valutare il valore socio-educativo di queste pratiche teatrali ed eventualmente di tentare di “metterle a sistema”: cercare comuni finalità, possibili partecipazioni, pensare a collaborazioni e, magari con l’aiuto dell’assessorato all’educazione, riflettere su appuntamenti periodici, creare un archivio dei lavori fatti, per approfondire e portare avanti percorsi pedagogici afferenti alle pratiche teatrali, in modo condiviso e sistematico. Tutto questo con lo scopo di coinvolgere e far interagire non solo docenti, dirigenti e professionisti ma anche i giovani e giovanissimi studenti.

(Paolo Manganiello)

Ingresso libero

Teatro dell’Unione | piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

Per informazioni
teatrounioneviterbo@gmail.com
Tel. 388.95.06.826

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