Diario di un brutto anatroccolo 18.01.2020
sabato 18 gennaio 2020
ore 18.00
Teatro dell’Unione di Viterbo
Diario di un brutto anatroccolo
con Ilaria Carlucci, Fabio Tinella, Luca Pastore, Francesca De Pasquale
regia di Tonio De Nitto
collaborazione al movimento coreografico Annamaria De Filippi
scene di Roberta Dori Puddu
costumi di Lapi Lou
musiche originali di Paolo Coletta
luci di Davide Arsenio
produzione Factory compagnia transadriatica
in coproduzione con Tir danza, Fondazione Sipario Toscana
“Diario di un brutto anatroccolo” coniuga il teatro e la danza a partire da un classico per l’infanzia
di Andersen. Uno spettacolo attraverso il quale Factory, dopo una “Cenerentola” lontana dagli stereotipi e la Caterina protagonista scomoda e non allineata de “La bisbetica domata” di Shakespeare, continua l’indagine sul tema della diversità/identità e dell’integrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo.
Un anatroccolo oltre Andersen che usa la fiaba come pretesto per raccontare una sorta di diario di un piccolo cigno, creduto anatroccolo, che attraversa varie tappe della vita come quelle raccontate nella storia originale, e compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso. La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che arriva inatteso e che presto può scomparire anche per cause esterne non riconducibili a noi, la
caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro “anatroccolo” non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade al piccolo anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. Non bisogna nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perché possono e devono invece diventare il nostro tesoro. In “Diario di un brutto anatroccolo” si gioca con leggerezza e creatività a trasformare piccoli elementi contemporanei per evocare ogni singola situazione della fiaba, attraverso le musiche originali composte da Paolo Coletta che reinterpreta Tchaikovsky assieme alla collaborazione al movimento coreografico di Annamaria De Filippi, alle luci di Davide Arsenio, ai costumi di Lapi Lou e alle scene di Roberta Dori Puddu. In scena Ilaria Carlucci, Luca Pastore, Fabio Tinella e al suo debutto sul palcoscenico Francesca De Pasquale.
Diario di un brutto anatroccolo” coniuga diversi linguaggi come il teatro e la danza a partire da un classico per l’infanzia di Andersen. Uno spettacolo attraverso il quale Factory, dopo una “Cenerentola” lontana dagli stereotipi e la Caterina protagonista scomoda e non allineata de “La bisbetica domata” di Shakespeare, continua l’indagine sul tema della diversità/identità e dell’integrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo.
Un anatroccolo oltre Andersen che usa la fiaba come pretesto per raccontare una sorta di diario di un piccolo cigno, creduto anatroccolo, che attraversa varie tappe della vita come quelle raccontate nella storia originale, e compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso.
La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che nasce improvvisamente e rapidamente può scomparire anche per cause esterne non riconducibili a noi, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro “anatroccolo” non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade al piccolo anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. Non bisogna nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perchè possono e devono invece diventare il nostro tesoro.
In “Diario di un brutto anatroccolo” si gioca con leggerezza e creatività a trasformare piccoli elementi contemporanei per evocare ogni singola situazione della fiaba, attraverso le musiche originali composte da Paolo Coletta che reinterpreta Tchaikovsky assieme alla collaborazione al movimento coreografico di Annamaria De Filippi, alle luci di Davide Arsenio, ai costumi di Lapi Lou e alle scene di Roberta Dori Puddu. In scena Ilaria Carlucci, Luca Pastore, Fabio Tinella e al suo debutto sul palcoscenico Francesca De Pasquale.
Per bambini dai 6 anni
Biglietti
Bambini 5 €
Intero 10 € + 1 € di prevendita
Ridotto 8 € + 1 € di prevendita
È possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Teatro dell’Unione.
Teatro dell’Unione, piazza Verdi 10, 01100 Viterbo
Per informazioni
Tel. +39 388 950 6826
E-mail teatrounioneviterbo@gmail.com
Aperto dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.
Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, in caso di spettacolo o altre attività.
Chiuso il lunedì.
Libri in scena – ore 17:00
Prima di ogni rappresentazione, nel foyer del teatro, verrà allestito un angolo dedicato alla lettura ad alta voce con Librimmaginari, un progetto di Arci Viterbo a cura di Marco Trulli e Marcella Brancaforte.
Librimmaginari mette insieme didattica per bambini e formazione per adulti attraverso laboratori, workshop, letture animate e progetti espositivi personali e collettivi. L’obiettivo principale è quello di sviluppare un piano di promozione della lettura che veda coinvolti le principali agenzie educative del territorio e che sia in grado di attivare nuovi lettori e nuovi operatori muovendosi su diversi piani: dalla promozione della lettura per bambini a quella per gli adulti, rafforzando le attività di promozione già presenti nel territorio (Biblioteca Consorziale, scuole, università), fino alla formazione degli operatori per compiere un approfondimento a tutto tondo sui mestieri del libro e della lettura. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata a LibrImmaginari
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
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