La classe


✅ 𝗡𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗩𝗘 𝗖𝗢𝗩𝗜𝗗 𝗗𝗔𝗟 𝟭 𝗔𝗟 𝟯𝟬 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗟𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟮 ✅

𝗖𝗮𝗿𝗶 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗨𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝘁𝗲𝗿𝗯𝗼, 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶!
𝗦𝗲𝗯𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮 𝗶 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼.
𝗔𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟯𝟬 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝘁𝗼 (𝗱𝗮𝗶 𝟭𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗶) 𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝘀𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗳𝗳𝗽𝟮 (𝗱𝗮𝗶 𝟲 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗶).
𝗟𝗮 𝗺𝗮𝘀𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝘃𝗮 𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝘂𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
𝗩𝗶 𝗿𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

martedì 12 aprile 2022 ore 21
Teatro dell’Unione di Viterbo

Società per attori – Accademia Perduta Romagna Teatri – Goldenart Production
in collaborazione con
Tecnè, Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, Phidia
presentano

LA CLASSE

di Vincenzo Manna

con
Claudio Casadio
Andrea Paolotti
Edoardo Frullini
Valentina Carli
Andrea Monno
Federico Le Pera
Caterina Marino
Giulia Paoletti

regia Giuseppe Marini

scene Alessandro Chiti
musiche Paolo Coletta
costumi Laura Fantuzzo
disegno luci Javier Delle Monache

I giorni di oggi. Una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente che ha ulteriormente deteriorato un tessuto sociale sull’orlo del collasso ma, paradossalmente, ha anche portato lavoro, non ultima la costruzione di un muro intorno al campo per evitare la fuga dei rifugiati. Alla periferia della cittadina, in uno dei quartiere più popolari, a pochi chilometri dallo “Zoo”, c’è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo specializzato in corsi professionali che avviano al lavoro. La scuola, le strutture, gli studenti e il corpo docente, sono specchio esemplare della depressione economica e sociale della cittadina.
Albert, straniero di terza generazione intorno ai 35 anni, laureato in Storia, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato: il suo compito è tenere per quattro settimane un corso di recupero pomeridiano per sei studenti sospesi per motivi disciplinari.
Dopo anni in “lista d’attesa”, Albert è alla prima esperienza lavorativa ufficiale.
Il Preside dell’Istituto gli dà subito le coordinate sul tipo di attività che dovrà svolgere: il corso non ha nessuna rilevanza didattica, serve solo a far recuperare crediti agli studenti che, nell’interesse della scuola, devono adempiere all’obbligo scolastico e diplomarsi il prima possibile.
Tuttavia, intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe.
Abbandona la didattica suggerita e propone agli studenti di partecipare ad un concorso, un “bando europeo” per le scuole superiori che ha per tema “I giovani e gli adolescenti vittime dell’Olocausto”.
Gli studenti, inizialmente deridono la proposta di Albert, ma si lasciano convincere quando questi gli mostra un documento che gira da qualche tempo nello “Zoo”: foto e carte di un rifugiato che prima della fuga dal paese d’origine aveva il compito di catalogare morti e perseguitati dal regime per il quale lavorava.
Il regime, grazie all’appoggio di alcune nazioni estere, nell’indifferenza pressoché totale delle comunità internazionali, è impegnato in una sanguinosa guerra civile che sta decimando intere città a pochi chilometri dal confine europeo.
È il conflitto da cui la maggior parte dei rifugiati dello “Zoo” scappano… È quello l’Olocausto di cui gli studenti si dovranno occupare.
La cittadina viene però scossa da atti di violenza e disordine sociale, causati dalla presenza dello “Zoo”.
Le reazioni dei ragazzi sono diverse e a tratti imprevedibili.
Per Albert è sempre più difficile tenere la situazione sotto controllo…

Il progetto

Il progetto “La Classe” vede la sinergia di soggetti operanti nei settori della ricerca (Tecné), della formazione (Phidia), della psichiatria sociale (SIRP) e della produzione di spettacoli dal vivo.
Il progetto prende avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo.
Gli argomenti trattati nel corso delle interviste hanno rappresentato un importante contributo alla scrittura drammaturgica del testo “La Classe” di Vincenzo Manna.
Un innovativo esperimento di data storytelling che prevede inoltre, in collaborazione con Phidia e Sirp Lazio, la realizzazione di una serie di incontri-lezioni sul tema dell’accoglienza con gli studenti di alcuni Istituti scolastici del territorio laziale.

*Mascherina FFP2 senza valvola e Green pass rafforzato obbligatori.*

Dal 12 novembre al 19 novembre prelazione rinnovo abbonamento.
Il 20 e il 23 novembre rinnovo con cambio posto.
Dal 24 novembre nuovi abbonamenti.
Dal 7 dicembre vendita biglietti.

Abbonamenti

Platea: Intero € 165  – Ridotto € 155
Palco centrale 1° fila: Intero € 155 – Ridotto € 145
Palco centrale 2° fila: Intero € 140 – Ridotto € 125
Palco laterale 1° fila: Intero € 135 – Ridotto € 120
Palco laterale 2° fila: Intero € 120 – Ridotto € 105
Palco lateralissimo: Intero € 75 – Ridotto € 65

Biglietti

Platea: Intero € 26,00 + 2,50 prev. – Ridotto € 24,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 1° fila: Intero € 24,00 + 2,50 prev. – Ridotto € 22,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero € 22,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 20,00 + 2,00 prev.
Palco laterale 1° fila: Intero € 20,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 18,00 + 2,00 prev.
Palco laterale 2° fila: Intero € 18,00 + 2,00 prev. – Ridotto € 16,00 + 1,50 prev.
Palco lateralissimo: Intero € 14,00 + 1,50 prev. – Ridotto € 10,00 + 1,00 prev

Teatro dell’Unione
piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Per informazioni
www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com
Tel. 388.95.06.826
Facebook Teatro dell’Unione
Twitter @teatrounione
Instagram @teatrounione

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